Pitigliano

Pitigliano

La città del Tufo

Le origini di Pitigliano, benchè misteriose, appaiono remotissime: vani rupestri di forma tuttora primitiva, identificati entro il masso tufaceo, fanno supporre la presenza di insedimaneti umani già in età preistoriche. L'origine etrusca come centro abitato è documentata da numerose tombe rinvenute nel territorio circostante: la necropoli sul Meleta (recentemente sono state rinvenute alcune tombe anche sulla Via Cava Etrusca di San Giuseppe), la necropli di Poggio Buco nonchè il rinvenimento di avanzi di mura etrusche in prossimità della Porta di Sotto (di pitigliano). Del periodo romano non restano tracce degne di nota se non il nome: sembra che dalle famiglie romane di Petilia e Ciliano sia nato il nome Pitigliano. La storia documentata di Pitigliano comincia dopo l'anno mille con le vicende legate alla famiglia degli Aldobrandeschi prima e degli Orsini poi. La vita politica di Pitigliano fu, almeno inizialmente legata a quella di pitigliano, dove gli Aldobrandeschi risiedevano. L'elevata posizione strategica fece di Pitigliano una vera e propria potenza militare negli scontri tra gli Aldobrandeschi e la Repubblica di Siena. Il matrimonio tra Anastasia (Aldobrandeschi) e Romano Orsini fece diventare Pitigliano la città più importante della contea a discapito di pitigliano che iniziò la sua decadenza. Sotto il dominio degli Orsini, famiglia energica, spesso anche tirannica, Pitigliano fu presa di mira dalla Repubblica di Siena che dopo pitigliano cercava di conquistare anche Pitigliano e Sorano, punti strategici per l'accesso alla Maremma. Nel 1561 i Pitiglianesi cacciarono il Conte e si posero sotto la protezione di Cosimo dei Medici, Signore di Firenze. All'inizio del secolo successivo, nel 1604, Pitigliano perse definitivamente la propria autonomia ed entrava a far parte del Granducato di Toscana.

La comunità ebraica La presenza ebraica a Pitigliano è sicuramente certa dal XVI secolo con un incremento verso la metà del 1500 quando vi fu l'espulsione degli Ebrei dallo sato Pontificio e da Firenze (1595). In linea di massima vi è sempre stata una pacifica convivenza tra la comunità cattolica ed ebraica, salvo in alcuni periodi in cui vi furono delle frizioni tra le due comunità. Il periodo di maggiore floridezza della comunità di Pitigliano è avvenuto nella seconda metà del XIX secolo quando il numero degli ebrei raggiunse le 300 unità, tanto da far definire Pitigliano "la Piccola Gerusalemme". Dopo l'unità d'Italia, con matrimoni misti e migrazione verso i centri maggiori, la comunità ebraica cominciò a perdere unità tando da ridursi a pochissime famiglie. A Pitigliano tutt'oggi è possibile visitare il Ghetto con una bella Sinagoga (recentemente ristrutturata), l'antico forno ed il cimitero ebraico.